Ben ritrovati al terzo e penultimo appuntamento sui Victorian Weddings! Oggi si parlerà delle tradizioni... spero vi piaccia!
Link alle parti precedenti:
Parte 1
Parte 2
Partiamo con.. il corteggiamento!
Prima del fidanzamento, esistevano delle vere e proprie regole "d'approccio" che il gentiluomo e la (forse) futura sposa dovevano seguire, esse prevedevano lunghe missive con tanto di accettazione o rifiuto che poteva avvenire per diverse cause (come scarsità economica, età, disprezzo per la persona), anche se molte volte la donna poteva semplicemente astenersi dal dare spiegazioni. Per "indorare" un po' la pillola del rifiuto una delle frasi tipiche poteva essere: "sono molto onorata della vostra offerta, ma non posso proprio accettare la vostra proposta".
In caso di sentimenti corrisposti invece, il gentiluomo doveva recarsi a colloquio con il padre (o tutore) della ragazza, presentandosi al meglio, esponendo eventuali ricchezze e possedimenti e chiedendo ufficialmente la mano della fanciulla. Il consenso o meno del padre determinava il successo del gentiluomo o l'inizio di una lunga "battaglia" per ingraziarsi il suocero!
Chi osa andare a colloquio dalla temibile Lady Bracknell? Judi Dench - The Importance of being Earnest |
Ricevuto il consenso, la famiglia della sposa era solita organizzare un banchetto tra amici e parenti stretti per annunciare il fidanzamento, introdurre il futuro sposo e presentare l'anello di fidanzamento. Esso era in genere costituito da una singola pietra incastonata, dal diamante solitario (questa pietra dal valore immenso era simbolo di maggior generosità, inoltre era abbastanza rara - fino alla scoperta delle miniere in Africa del 1870- il che la rendeva ancora più preziosa) al topazio, al rubino, allo smeraldo. Le perle erano evitate, seguendo un famoso detto tedesco che recitava: "le perle sono lacrime per la sposa".
Un anello di fidanzamento molto particolare era lo snake ring, letteralmente "anello serpente", costituito da due serpenti intrecciati tra loro con occhi di pietre preziose. Questo anello era il simbolo dell'eternità e legava i due sposi (i serpenti) per sempre. Anche la Regina Vittoria indossava questo tipo di anello, simbolo dell'amore tra lei e il Principe Albert.
Esempio di snake ring. Si trovano facilmente anche oggi in commercio |
Indossato pubblicamente l'anello sull'anulare della mano sinistra (lo stesso che come ai giorni nostri ospita poi anche l'anello nuziale), la futura sposa poteva occuparsi degli inviti e aveva il diritto di scegliere il giorno delle nozze. Molto gettonato era Giugno, da Giunone, protettrice del vincolo matrimoniale. Tra gli altri mesi Aprile (meno caldo e primaverile, fa sbocciare gelsomini e camelie, spesso prediletti dalle spose), Ottobre, Novembre e Dicembre (mesi propiziatori di buon raccolto, anche simbolo di fertilità). Maggio era considerato un mese sfortunato, per il proverbio che faceva così: Marry in May and rue the day! In pratica, un vero disastro per i superstiziosi... dal momento che anche i giorni della settimana potevano essere favorevoli o sfavorevoli. Una filastrocca recitava che i giorni migliori per sposarsi erano: Lunedì, Martedì e Mercoledì.
Marry on Monday for health,
Tuesday for wealth,
Wednesday the best day of all,
Thursday for crosses,
Friday for losses, and
Saturday for no luck at all.
Durante il periodo del fidanzamento la coppia non poteva mai restare da sola, doveva essere sempre accompagnata da qualcuno. Inoltre, una volta scelta la data e spediti gli inviti la futura sposa non compariva più in pubblico fino al matrimonio!
Tra i preparativi del grande giorno molta importanza avevano i fiori, non solo come abbellimento ma come vero e proprio valore simbolico. Si narra che i fiori d'arancio, già ai tempi antichi in Cina avessero le connotazioni di purezza, castità ed innocenza, quindi non a caso sono i fiori utilizzati per la corona intrecciata della sposa. La stessa tradizione della corona di fiori d'arancio è molto antica e si fa risalire intorno al periodo delle Crociate, tanto che in inglese l'espressione to gather orange blossoms ha assunto il significato di "cercare moglie".
Le rose venivano scelte non solo per la loro bellezza, ma anche perché venivano ritenute i fiori di Venere, la dea dell'amore. Alla mitologia greca risalgono anche le origini simboliche di due apprezzatissime piante aromatiche: rosmarino e mirto. Utilizzate sia perché sempreverdi e sia per le loro profumazioni, ma soprattutto perché ritenute emblema d'amore e d'immortalità. Non a caso il mirto era presente anche nel bouquet della Regina Vittoria!
Delle vere e proprie "guide" dedicate al linguaggio dei fiori e ai loro significati erano sempre a portata di mano delle giovani donne, con tanto di istruzioni per creare bouquet profumati, poesie floreali e messaggi nascosti per dichiarare con un fiore quel che non si riusciva o poteva dire a voce.
Ovviamente per le cerimonie si prediligevano i fiori freschi, ma in caso di non disponibilità venivano utilizzati dei fiori fatti di cera.
Caratteristici dell'epoca vittoriana sono anche i tussy mussy bouquet, utilizzati sia per le cerimonie sia come bouquet per camuffare gli odori (della persona e della strada). Un mazzolino di fiori e piante aromatiche veniva inserito in uno speciale vaso metallico adatto per essere trasportato e tenuto in mano.
Concludiamo questa parte con degli aneddoti dedicati alla cerimonia.
Essa si svolgeva in chiesa o a casa, entrambi i luoghi venivano riccamente decorati. A casa si appendevano anche simboli di buona fortuna come campane e tortorelle sopra al punto in cui gli sposi avrebbero scambiato i voti.
All'uscita dalla chiesa invece, amici e parenti erano soliti lanciare delle noci al passaggio degli sposi, con gli anni dalle noci si è passati ai cereali, come grano o riso, simbolo di fertilità. La pratica ben nota è in uso tutt'ora.
Sia che la cerimonia si svolgesse in chiesa o a casa, era ritenuta di buon auspicio l'eventuale caduta dell'anello a terra, dal momento che avrebbe mandato via tutti gli spiriti maligni.
Ciò che invece per alcuni era ritenuto sconveniente e da evitare soprattutto se si apparteneva all'alta società era... il bacio tra gli sposi a fine cerimonia!
Alla prossima per l'ultimo appuntamento dedicato al ricevimento e ad alcuni spunti per una cerimonia Victorian ispired!
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